Storia di un bimbo di 5 anni.
Cammina sulle punte dei piedi, come se volesse spiccare il volo, il suo visino ha lineamenti delicati con scuri occhi vivaci rivolti altrove, far away come dico io: è Alessandro, il mio piccolo allievo di 5 anni, autistico. Ci siamo incontrati pochi mesi fa per la prima volta per affrontare un percorso acquatico insieme: non parla, emette suoni inarticolati e sorride e canticchia quando è felice e fa qualcosa che gli piace. Per 50 minuti, una volta alla settimana, devo attirare e mantenere la sua attenzione su di me e su quello che stiamo facendo in acqua, attraverso stimoli tattili-visivi-sensoriali. Quando entra in acqua, lo accolgo accovacciata e con le braccia aperte e lui si avvicina mettendomi le braccine al collo e sedendosi sulla mia gamba sinistra, sempre: da questo momento inizia il nostro viaggio insieme. Per tutto il tempo mi muovo in lungo e in largo in vasca piccola, sempre parlandogli, con lui strettamente attaccato a me come un paguro, oppure